venerdì 25 dicembre 2009
Il vicerè d'Italia, Caligola
Guido Bertolaso non bada a spese per i grandi eventi. per il vertice Nato-Russia del 2002 a Pratica del mare, la Triumph di Maria Crisciuolo incassa dalla Protezione civile 7 milioni 45 mila euro soltanto per le attività connesse all'organizzazione, gli allestimenti, la ristorazione, le fotocopiatrici, gli interpreti. Per i due giorni di eventi a cui partecipavano quei due criminali di Putin e Bush,, il dipartimento di Don Giulio firma contratti per 36 milioni e 284 euro. ci sono alcune cifre curiose. Come 74 mila euro per il facchinaggio da Pratica a Castelnuovo, 69 km di percorso al costo di 1072 euro al km. Oppure 1 milione speso per il taglio di prato e siepi, 662 mila per la riqualificazione del circolo ufficiali, 21 mila per la pedana per i giornalisti, 457 mila per la consultazione dei notiziari di agenda e altre porcherie del genere. Maria Crisciuolo è molto conosciuta nell'ambiente, visto che comunque le consulenze pagano molto molto bene. Firmano contratti con lei il ministri ed ex: Roberto Maroni, Franco Frattini, Antonio Martino, Alberto Matteoli, Gianni Urbani ed ecc ecc. Le gare d'appalto per il G8 dell'estate scorsa, le ha assegnate la Protezione civile. Le buste sigillate con le previsioni sui vincitori non hanno nessun valore legale. Ma il vicerè e i suoi colleghi, indovinavano con mesi di anticipo. Sapate chi ha vinto l'appalto? La triumph. Sono proprio un cospiratore diffidente io.
Vi ricordate il terremoto in Indonesia con il successivo maremoto? Il nostro caro vicerè vuole organizzare tutto da solo. Il nostro pio uomo, dopo la raccolta di 16 milioni e 156 mila euro raccolti con gli sms per gli aiuti, sapete cosa architetta? Manda due Canadair del servizio antincendio inadattissimi per le operzione a lungo raggio. Infatti essi non superano i 365 km/h e hanno 6 ore di autonomia. Ci impiegano qualcosa come 4 giorni per arrivare, ed avendo una stiva per trasportare acqua, possono in questo caso portare solo 6 tende. i nostri piloti, seguendo il genio del vicerè dopo 452 ore di viaggio riescono a distribuire 250 tende alla modica cifra con l'esercizio del Canadair di soli 14 mila euro l'ora. Ma lo sapevate che la nostra cara Protezione civile si occupava anche della canonizzazione di Padre Pio? E dei funerali del papa? e della organizzazione della Vuitton Cup a Trapani? e dei giochi del Mediterraneo? e del 150° anniversario dell'unità d'Italia previsto per il 2011? Ma scusatemi, ma con tutti questi impegni, ma dove trova il tempo di leggere i censimenti dei territori su rischio sismisco tipo l'Abruzzo? E se poi il 6 aprile è successo quel che è successo, mica è colpa sua? Meglio affidare le prevenzioni delle catastrofi ai collaboratori esterni. DAi 113 del 2008, siamo passati ai 199 del 2009. Un pò per la riscostruzioni dell'Aquila, un pò per le voci che prevedono un'informativa di trecento assunzioni nella nuova Protezione civile servizi spa. Ma anche loro devono dividersi, come Flaminia Lais, messa per metà del tempo a lavorare sulle frane del 2007 in provincia di Messina e l'altra metà sui grandi eventi. Nel 2008 l'emergenza messinese può contare anche su altri nomi, con un misero stipendio di 24 euro al mese. Abbiamo altri sei collaboratori, di quale cinque si dedicano ai problemi del traffico, mentre altri due agli eccazionali eventi atmosferici del 2007,: ma nessuno riesce a verificare l'allerta meteo di ottobre 2009, a Giampilieri, Scaletta Zanclea e Altoilia. Vabbè, scusatemi, avete ragione, con tutto quel che hanno da fare ed essendo cosi sottopagati, secondo voi hanno il tempo di raccogliere gli incessanti allarmi mandati per salvare la vita di 36 persone? Scusatemi se mi fermo ma gente del genere mi fa venire il volta stomaco.
domenica 22 novembre 2009
scorie di oggi
vorrei una spalla su cui piangere
vorrei farla risorgere,
vorrei un abbraccio, non mi è concesso vederla.
Represso senza una via d'uscita rimase,
ma vive ancora, bevi ancora.
La luce prima o poi uscirà.
lunedì 2 novembre 2009
Vedo oltre
La tua calma è solo apparenza,
credo, forse:
la tua vita vale più di un solo attimo,
dopo è lecito sognare, ma non pensarci
altrimenti il vuoto si impossesserà di te.
Vuoto, è tutto ciò a cui non so dar nome,
è tutto ciò a cui non so dar forma,
è tutto ciò che non so ascoltare,
e io sono tutto ciò.
giovedì 29 ottobre 2009
Film:Lebanon
Non ci sono eroi, non ci possono essere atti di eroismo; nel fango ogni fiore muore, con ogni sua dignità.
lunedì 26 ottobre 2009
Film:L'artista
Domani vicino
anzi, no, non dirmi nulla.
Chiudo gli occhi e fammi toccare, sentire il suo odore;
credi che io ti possa dare una risposta:
non credere di veleggiare in un mar libero
l'orizzonte è uno specchio
e ti spinge dietro, guardati
la tua forza sarà la sua debolezza.
Vieni con me oh dolce morte,
che sempre mi accompagni e mi osservi,
la tua ombra, annega nelle mie paure,
le tue certezze incastonate nella vita.
Un sole sorgerà nel buio, è inevitabile, perchè tutto è diverso
perchè tutto è cosi uguale.
Ora lasciami andare, ho fretta, e non dirmi nulla
tornerò.
domenica 11 ottobre 2009
Non ti voltare
è un gabbiano, ma cosa importa.
Vola e non ascoltare le grida,
agitati ci aggrappiamo alle tue zampe.
Fuggi ti prego e porta con te un messaggio
un messaggio di speranza, e non ti voltare mai.
Sordo al dolore, cieco alla povertà.
I nuovi poveri
lunedì 5 ottobre 2009
Theodor Dreyer
Il film successivo fu Vampyr - Il vampiro (1932), una meditazione surreale sulla paura. La logica cede il passo alle emozioni e all'atmosfera in questa storia dove un uomo protegge due sorelle da un vampiro. Il film contiene molte immagini indelebili come l'eroe che sogna la propria sepoltura e l'animale assettato di sangue sul volto di una delle sorelle, mentre si trova rapita dall'incantesimo del vampiro. Entrambi i film non ebbero successo ai botteghini e Dreyer non girò altri film fino al 1943. In questa data si ha Dies Irae, un film sull'ipocrisia di chi aveva condannato le streghe. Con questo film Dreyer stabilì lo stile che avrebbe contraddistinto i suoi film sonori: composizioni accurate, cruda fotografia in bianco e nero e riprese molto lunghe.
Nel 1955 girò Ordet, . Sullo sfondo di una società che ha un rapporto controverso con la religione, Dreyer volle esaltare la fede dei semplici. L'ultimo film di Dreyer fu Gertrud (1964). Sebbene sia stato inferiore a quelli precedenti, suona come un testamento artistico dell'autore in quanto egli narra di una donna che, attraverso gli alti e bassi della sua vita, non biasima mai le scelte fatte.
Vi narro la vita di un uomo, che scelse di fare un cinema diverso, un cinema forse per molti indigesto, ma un cinema che ci lasciò un immenso bagaglio, un modello. Era forse un'altra epoca, forse irripetibile.
mercoledì 30 settembre 2009
una giornata sulle stelle
Pochi giorni, volano e tu
non credevi di far bene?
Un giorno volli sostituirmi a dio
bussai e gli dissi'' Sono io che ti ho creato''.
Gradasso e tronfio risi.
Il suo silenzio, mi rispose.
Un giorno volli sostiturmi a dio,
lui non mi rispose.
Cosa credevo di fare?
Era l'illusione di dare un senso a tutto
con la sua totale negazione.
sabato 19 settembre 2009
Giorgio Caproni
Amici, credo che sia
meglio per me cominciare
a tirar giù la valigia.
Anche se non so bene l’ora
d’arrivo, e neppure
conosca quali stazioni
precedano la mia,
sicuri segni mi dicono,
da quanto m’è giunto all’orecchio
di questi luoghi, ch’io
vi dovrò presto lasciare.
Vogliatemi perdonare
quel po’ di disturbo che reco.
Con voi sono stato lieto
dalla partenza, e molto
vi sono grato, credetemi,
per l’ottima compagnia.
Ancora vorrei conversare
a lungo con voi. Ma sia.
Il luogo del trasferimento
lo ignoro. Sento
però che vi dovrò ricordare
spesso, nella nuova sede,
mentre il mio occhio già vede
dal finestrino, oltre il fumo
umido del nebbione
che ci avvolge, rosso
il disco della mia stazione.
Chiedo congedo a voi
senza potervi nascondere,
lieve, una costernazione.
Era così bello parlare
insieme, seduti di fronte:
così bello confondere
i volti (fumare,
scambiandoci le sigarette),
e tutto quel raccontare
di noi (quell’inventare
facile, nel dire agli altri),
fino a poter confessare
quanto, anche messi alle strette,
mai avremmo osato un istante
(per sbaglio) confidare.
(Scusate. E’ una valigia pesante
anche se non contiene gran che:
tanto ch’io mi domando perché
l’ho recata, e quale
aiuto mi potrà dare
poi, quando l’avrò con me.
Ma pur la debbo portare,
non fosse che per seguire l’uso.
Lasciatemi, vi prego, passare. Ecco.
Ora ch’essa è
nel corridoio, mi sento
più sciolto. Vogliate scusare).
Dicevo, ch’era bello stare
insieme. Chiacchierare.
Abbiamo avuto qualche
diverbio, è naturale.
Ci siamo – ed è normale
anche questo- odiati
su più d’un punto, e frenati
soltanto per cortesia.
Ma, cos’importa. Sia
come sia, torno
a dirvi, e di cuore, grazie
per l’ottima compagnia.
Congedo a lei, dottore,
e alla sua faconda dottrina.
Congedo a te ragazzina
smilza, e al tuo lieve afrore
di ricreatorio e di prato
sul volto, la cui tinta
mite è sì lieve spinta.
Congedo, o militare
(o marinaio! In terra
come in cielo ed in mare)
alla pace e alla guerra.
Ed anche a lei, sacerdote,
congedo, che m’ha chiesto s’io
(scherzava!) ho avuto in dote
di credere al vero Dio.
Congedo alla sapienzae congedo all’amore.
Congedo anche alla religione.
Ormai sono a destinazione.
Ora che più forte sento
stridere il freno, vi lascio
davvero, amici. Addio.
Di questo, son certo: io
son giunto alla disperazione
calma, senza sgomento.
Scendo. Buon proseguimento.
Scorie di oggi
Caro papà
instancabili e forti nel sollevarmi,
volavo alto e sentivo la brezza accarezzare il mio sorriso,
ero felice e spensierato.
Non farmi scendere mai,
cingimi con le tue grandi mani, per sempre
il buio non mi spaventa, neanche la solitudine
ma solo il convivere con i ricordi.
Restai immobile, nel giorno in cui
sarò all'altezza, di essere grande come te.
Il silenzio dell'opera più bella, vivere per amare...
qualcosa che tutta la vita tua hai accresciuto.
Sarò il tuo orgoglio un giorno, come tu lo sei per me.
lunedì 7 settembre 2009
Amare
sabato 5 settembre 2009
Fratellanza
Mi avvicinai, era una brutta ferita, gli occhi spalancati di un giovane, che non ricordavo mai di aver visto. Già giovane, peccato che non abbia avuto tempo per imparere nulla, ora ha un buco sul ventre, provocato da una scheggia da mortaio. Non c'era più nulla da fare, l'intestino fuoriusciva.
"Sento freddo...".
Guardai i suoi occhi, occhi increduli... presi una sigaretta, l'accesi e gliela porsi.
"Capitano, com'è la morte? Sa, ora mi capita di pensare alla vita, forse...".
"Eh già, ma non sforzarti".
"Sa, capitano, non ho mai avuto nessun sogno, nessuna aspirazione, forse mai come ora non ho mai desiderato tanto vedere mia madre...com'è stupido".
Cercai di mantenere la calma, non far trasparire nulla, la situazione era drammatica ma erano i suoi ultimi istanti."Non è stupido, ma tu la rivedrai".
"Già, capitano, già.....ora mi chiedevo, ma come è iniziata questa guerra? Non lo ricordo più".
"Le guerre hanno un inizio, una fine forse, ma non è una cosa che riguarda noi".
"Non voglio morire, non voglio..".
Non risposi.
"Avevo una casa, avevo una famiglia e vivevamo felici, perchè?".
"La guerra è una cosa sporca, siamo solo pedine, le strade per noi sono fatte solo per marciare...". "Già, sento freddo, com'è fredda questa notte".
Guardai il cielo... freddo....Il cielo era limpido limpido, una lieve brezza estiva accarezzava le nostre divise.
"Non sento nulla...".
Si lasciò andare in quel momento, per sempre. Non era la prima volta, ne sarà l'ultima volta che la patria si fregerà di un morto. Chiamateli eroi e verrò io stesso ad uccidervi con le mie mani; chimateli solo per nome, perchè qui si impara cos'è la vita. "Buonanotte amico mio".
Presi metà della sua piastrina, la strinsi nella mia mano...non provai odio per il nemico, perchè dovrei odiarlo? Ci vogliono insegnare ad odiare...sporca guerra.
martedì 11 agosto 2009
Cecenia, la guerra dimenticata
lunedì 10 agosto 2009
Memorie dal sottosuolo
sabato 8 agosto 2009
Un sogno balenato ieri
chi sogna do tornare bambino e chi un sorriso; chi sogna di poter camminare e chi di vedere la luce del sole; chi sogna un mondo migliore e chi come me di poter ammirare quello che c'è perchè nella sua varietà e nei suoi colori è bellissimo.
''Chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi gioca coi fili chi ha fatto l'indiano
chi fa il contadino, chi spazza i cortili chi ruba, chi lotta,
chi ha fatto la spia'' Rino Gaetano
Guardo i colori ondeggiare,
la musica scandisce i battitti del cuor
la mente mia è prigioniera
di milleni di culture da tutto il mondo.
Suona nella mia mente, un ritmo
una tromba apre le danze
il sonaglio e il guirro mi prendono per mano
e il berimbau vivacemente mi rapisce.
Vengo da te, sogno di una vita.
giovedì 6 agosto 2009
William Kentridge

martedì 4 agosto 2009
Cos'è l'arte?
''Pro captu lectoris, habent sua fata libelli''(nelle mani dei lettori, i libri hanno la loro sorte''
domenica 2 agosto 2009
Iqbal Masih

29 anni fa un'imponente strage. Bologna stazione 85 morti e oltre duecento feriti per non dimenticare
Il 2 agosto di 29 anni fa lo scoppio di una bomba alla stazione di Bologna, sconvolse un paese intero, da nord a sud. Il numero delle vittime fu impressionante, 85 quelle accertate fino ad oggi e oltre 200 feriti. Lo scoppio ancora oggi riecheggia nei ricordi, di chi ha vissuto in prima linea quei momenti difficili, dove l'Italia era attanagliata da vili attentati che crearono un forte clima di terrore, da Piazza Fontana, a Piazza della Loggia, senza dimenticare gli innumerevoli omicidi che si sono susseguiti in quegli anni. Le indagini portarono all'arresto di molti esponenti del cosidetto terrorismo nero, molto attivo soprattutto in quegli anni; ma forse frettolose indagini fecerò si che alcuni mesi furono tutti scarcerati. Tra questi vi era anche Roberto Fiore, che pochi mesi orsono si presentò alle ultime elezioni europee con il partito Forza Nuova. Restano molti misteri, restano molte ombre su quella strage, molti misteri in cui fu implicato lo stesso stato italiano, con la complicità dei servizi segreti(infatti nelle indagini furono incriminati esponenti dei servizi segreti tra i quali Musumeci e Belmonte). Ancora nessuna luce è stata fatta e le famiglie delle vittime, i feriti e anche tutti gli italiani stessi è come se fossero vittime di una seconda forte deflagrazione, dovutà alla viltà di questa vicenda. Due volte sono stati uccisi, una dallo scoppio della bomba l'altro dall'ingiustizia di uno stato che ancora oggi non riesce a far chiarezza .
Alle 10:25 del 2 agosto 1980 cessano la vita di 85 persone...alle 10:25 del 2 agosto 1980 le coscenze degli italiani vengono scosse da questo vile attentato... alle 10:25 la nostra democrazia subisce un duro colpo....alle 10:25 un paese piange la sua strage di stato
Riporto in seguito un estratto di un comunicato dell'aap:
''Chi guarda anche di sfuggita una qualsiasi foto della strage di Bologna vede scavvare tra le macerie non solo uomini in divisa, ma soprattutto cittadini comuni. Chi guarda invece ogni anno il palco delle commemorazioni lo vede gremito quasi esclusivamente di altri gradi militari, fasce tricolori, abiti impeccabili di politici, burocrati e sottosegretari....Questa piazza non è né del sindaco, né del questore, né delle istituzioni, né dello stato in cui oggi risiedono gli eredi di qeusta strage e forse anche i colpevoli''
sabato 1 agosto 2009
L’8 agosto per dire no all’ennesima “mucca da mungere”
