giovedì 6 agosto 2009

William Kentridge


Una notte di due anni fa, mi recai da solo per vedere una mostra organizzata al museo di arte contemporanea il Madre, per il Neapolis teatro festival. Si organizzava la proiezzione di un'opera di Kentridge accompagnata da una cantante di colore e un trio d'archi, mentre nella sala di esposizione vi era una mostra fissa di Wilson, i Voom Portraits. Per me fu una notte magica, dove la mia mente fu completamente catturata nel cuore di una dolcissima notte da mille immagini, luci e dalla dolcissima voce della cantante di colore. Mi posizionai solo in una saletta al buio per ammirare la proiezione di Kentridge e fui catturato dalla sequenza di immagini, da quello stile cosi particolare di disegnare, cosi cupo e dalle immagini molto angosciose. Come ho scritto nel post precedente, si apri il mio animo e iniziò a volteggiare in quella serata cosi magica e ne fu calamitato verso lo schermo. Kentridge è un vero genio. Purtroppo la serata mi fu rovinata nel finale perchè nella sala dove mi ero rifugiato si presentarono il presidente della regione Bassolino e parte della giunta per fare solo caciara. Ed io lanciai il mio ''shhhhhhhhhhh'', dovuto non solo al fatto che mi distrurbavano ma anche a tante altre cose inerenti alla politica ( come togliersi un pò di sassolini dalla scarpa). Certo è un discorso interessante, ma mi preme più parlare di Kentridge, che è un artista fenomenale e per chi non lo conosce spero che la mia presentazione serva per allettarne la curiosità. William Kentridge nasce a Johannesburg nel 1955, e la sua artesplora la memoria personale e collettiva, nonchè il rapporto tra desiderio, estetica ed etica attraverso opere che riflettono sul dolore ed il conflitto nella società contemporanea globalizzata. La sua arte viene canalizzata soprattutto nel disegno e nell'animazione. I suoi disegni sono prevalentemente in carboncino, filmati in vari stadi della loro esecuzione, e sentite sentite, la particolarità del suo genio consiste nel suo metodo di disegno, cioè aggiungendo e cancellando progressivamente le parti tracciate, cioè la tavola da disegno è unica!. La storia narrava di un imprenditore edilizio sudafricano, Soho Eckstein, e del suo fragile alter ego Felix Teitlebaum, sullo sfondo dell'apartheid. Ispirato al drammaturgo francese ottocentesco Alfred Jarry, Kentridge sviluppa , alla metà delgi anni novanta, una serie di opere filmiche e di installazione basate sulpersonaggio di Ube Re, figura di despota ridicolo e simbolo del potere arbitrario che genera la follia. Negli ultimi anni, Kentridge ha realizzato una serie di opere ispirate alla Coscienza di Zeno di Italo Svevo. Vi ho allegato alcuni filmati che potrete spero visionare con gusto e spero di leggere i vostri pareri al più presto.

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