domenica 2 agosto 2009

29 anni fa un'imponente strage. Bologna stazione 85 morti e oltre duecento feriti per non dimenticare




Il 2 agosto di 29 anni fa lo scoppio di una bomba alla stazione di Bologna, sconvolse un paese intero, da nord a sud. Il numero delle vittime fu impressionante, 85 quelle accertate fino ad oggi e oltre 200 feriti. Lo scoppio ancora oggi riecheggia nei ricordi, di chi ha vissuto in prima linea quei momenti difficili, dove l'Italia era attanagliata da vili attentati che crearono un forte clima di terrore, da Piazza Fontana, a Piazza della Loggia, senza dimenticare gli innumerevoli omicidi che si sono susseguiti in quegli anni. Le indagini portarono all'arresto di molti esponenti del cosidetto terrorismo nero, molto attivo soprattutto in quegli anni; ma forse frettolose indagini fecerò si che alcuni mesi furono tutti scarcerati. Tra questi vi era anche Roberto Fiore, che pochi mesi orsono si presentò alle ultime elezioni europee con il partito Forza Nuova. Restano molti misteri, restano molte ombre su quella strage, molti misteri in cui fu implicato lo stesso stato italiano, con la complicità dei servizi segreti(infatti nelle indagini furono incriminati esponenti dei servizi segreti tra i quali Musumeci e Belmonte). Ancora nessuna luce è stata fatta e le famiglie delle vittime, i feriti e anche tutti gli italiani stessi è come se fossero vittime di una seconda forte deflagrazione, dovutà alla viltà di questa vicenda. Due volte sono stati uccisi, una dallo scoppio della bomba l'altro dall'ingiustizia di uno stato che ancora oggi non riesce a far chiarezza .


Alle 10:25 del 2 agosto 1980 cessano la vita di 85 persone...alle 10:25 del 2 agosto 1980 le coscenze degli italiani vengono scosse da questo vile attentato... alle 10:25 la nostra democrazia subisce un duro colpo....alle 10:25 un paese piange la sua strage di stato


Riporto in seguito un estratto di un comunicato dell'aap:


''Chi guarda anche di sfuggita una qualsiasi foto della strage di Bologna vede scavvare tra le macerie non solo uomini in divisa, ma soprattutto cittadini comuni. Chi guarda invece ogni anno il palco delle commemorazioni lo vede gremito quasi esclusivamente di altri gradi militari, fasce tricolori, abiti impeccabili di politici, burocrati e sottosegretari....Questa piazza non è né del sindaco, né del questore, né delle istituzioni, né dello stato in cui oggi risiedono gli eredi di qeusta strage e forse anche i colpevoli''


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